“Захист праці” поновив пікет Криворізької ТЕС (ДТЕК “Дніпроенерго”)

25 серпня 2020року Профспілкова Організація «Захист праці» у Відокремленому Підрозділі «Криворізька теплова електрична станція» Акціонерного Товариства «ДТЕК ДНІПРОЕНЕРГО” поновила пікетування прохідної піприємства з вимогою до Адміністрації звернути увагу до справедливих вимог нашої профспілки, не ухилятися від соціального діалогу та нарешті розпочати процес спільної роботи з укладання нового колективного договору, який би врахував інтереси пересічних працівників електростанції.

Dichiarazione a sostegno delle nostre sorelle e fratelli lavoratori bielorussi in lotta, dal Sindacato pan-Ucraino “Difesa del Lavoro”

Cari fratelli e sorelle della Bielorussia,

Siamo affascinati dalla vostra forza e dal vostro coraggio nella lotta contro il governo autocratico. È ovvio che il regime conservatore e oligarchico avesse paura soprattutto della determinata e organizzata protesta della classe lavoratrice bielorussa e dei suoi sindacati indipendenti. Solo il vostro sciopero e in generale la protesta della classe lavoratrice ha permesso non solo di fermare la brutalità della polizia contro il popolo bielorusso, ma anche di sollevare in modo deciso il tema della cancellazione del risultato delle elezioni presidenziali, falsificati dal regime.

Sosteniamo risolutamente le vostre attuali rivendicazioni generali democratiche per importanti cambiamenti nella società bielorussa, l’incriminazione di coloro che hanno manipolato i risultati delle elezioni e quelle unità speciali della polizia che hanno abusato in modo estremo del loro potere.

È molto importante ricordare l’amara esperienza dell’Ucraina, quando la giusta e onesta protesta contro il regime di Yanukovich nel 2014 fu utilizzata da forze apertamente contrarie ai lavoratori e ai sindacati. Proprio queste forze stanno attualmente portando avanti violenti attacchi contro i diritti democratici dei lavoratori e i militanti sindacali, aumentando l’età pensionabile e attuando riforme neoliberiste e antipopolari.

Sfortunatamente la classe lavoratrice e i militanti sindacali nel 2014 non sono riusciti a diventare un fattore efficace e significativo della rivoluzione democratica in Ucraina. Erano poco organizzati e non abbastanza preparati. Questo fatto viene oggi utilizzato dai ‘protettori’ conservatori del regime autocratico, che cercano di convincere i lavoratori a non sostenere la lotta per la trasformazione democratica in Bielorussia, fermare lo sciopero e de-facto supportare il regime autocratico-capitalistico di Lukashenko.

Respingiamo risolutamente questi appelli ad una virtuale collaborazione con il regime. Solo una coerente lotta per la democrazia dà ai lavoratori una prospettiva per battere finalmente l’autocrazia e la violenza. Comunque la classe lavoratrice e i sindacati della Bielorussia dovrebbero iniziare a sviluppare i loro programmi rivendicativi. Questo programma permetterebbe alla futura Bielorussia libera e democratica di non finire sulla strada dei cambiamenti e delle riforme neoliberiste contrarie ai lavoratori. Proprio le riforme neoliberiste e le massicce privatizzazioni farebbero inevitabilmente ritornare ad una situazione di dittatura e violenza poliziesca e rafforzerebbero tanto la rivincita delle forze reazionarie quanto coloro che aspirano ad imporre un controllo esterno sulla Bielorussia, sia filo-Occidentale che filo-russo. Crediamo che la lotta per la vera indipendenza della Bielorussia democratica e del lavoro sia uno dei temi più importanti nel contesto attuale.

Noi lavoratori e militanti sindacali ucraini non abbiamo il diritto di dettare la nostra opinione ai nostri fratelli e sorelle bielorusse, i lavoratori bielorussi elaboreranno loro stessi un programma di lotta dei lavoratori e dei sindacati. Comunque noi crediamo soprattutto di avere il diritto di fare le nostre proposte, che potrebbero diventare la base per lo sviluppo di un attuale programma per i lavoratori e i sindacati e anche per un elenco di rivendicazioni dei lavoratori bielorussi. Queste proposte sono le seguenti:

-Cancellazione immediata delle modifiche del 2019 al Codice del Lavoro bielorusso, ostili ai lavoratori e ai sindacati, che hanno stabilito il totale dominio dei datori di lavoro nel Paese, -lavoro a tempo determinato, licenziamenti ingiustificati, il divieto delle dimissioni volontarie è la rovina dei lavoratori bielorussi.

-Difesa del posto di lavoro con ogni mezzo necessario! Fine delle multe da parte dei datori di lavoro! Fine della trattenuta del bonus.

Cancellazione immediata del programma governativo di privatizzazione del 2020. Revisione della privatizzazione in corso di molte delle più importanti imprese bielorusse. Nazionalizzazione di queste imprese con conseguente transizione tra l’amministrazione burocratica supportata dal governo alla gestione democratica da parte di lavoratori e impiegati!

Stop alla proposta di riforma di Lukashenko dei trattamenti pensionistici! Immediata rinuncia all’aumento dell’età pensionabile stabilita per legge nel 2020!

-Rapida abolizione di tutte le restrizioni legali relative alla creazione di sindacati indipendenti bielorussi! Libertà di stampa senza limitazioni per i media dei lavoratori e dei sindacati!

Ci sarebbe solo una condizione da rispettare nella lotta per l’affermazione delle vostre rivendicazioni: i lavoratori della Bielorussia hanno bisogno di organizzare una relazione stabile e continuativa con tutti i collettivi lavorativi bielorussi, con i sindacati indipendenti, con i membri attivi delle comunità e gli attivisti ambientalisti. Attualmente le forze liberali di destra sono più organizzate, e stanno cercando di fare qualsiasi cosa per evitare che i lavoratori bielorussi diventino una forza politica autonoma, cercando di farli rimanere nell’area dei politici neoliberisti con i loro programmi di riforme neoliberiste antipopolari. Per questo sarebbe corretto per i sindacati indipendenti bielorussi discutere la questione della nomina di un candidato per le future elezioni presidenziali. Un candidato di questo tipo potrebbe diventare il centro di gravità per tutte le forze veramente democratiche e lavoratrici della Bielorussia. Un’azione di questo tipo potrebbe costituire un’alternativa strategica sia alle forze del revanscismo autoritario anti-operaio che ai numerosi candidati filo-russi e filo-occidentali, che sono già impegnati a portare a termine la dissoluzione della via indipendente e democratica verso il futuro di una Bielorussia libera e governata dal popolo.

Stimati fratelli e sorelle bielorussi in lotta sindacale! La classe lavoratrice ucraina è con voi! Per favore ricordate che solo con la lotta possiamo conquistare i nostri diritti! Attualmente la vostra lotta è il punto più importante del mondo! In questo momento siete in prima linea per la vera democrazia e i diritti dei lavoratori! Siate vigilanti, determinati e buona fortuna!

Comitato centrale dell’AUTU ‘Labour Defence ’

17 agosto 2020

trad. di Andrea Grillo

http://utopiarossa.blogspot.com/2020/08/open-statement-for-free-democratic.html

Zakhyst Pratsi: Ein Appell der Arbeiter*innen in der Ukraine an die Arbeiter*innen in Belarus

PI-Mitglied ‘Zakhyst Pratsi’, eine unabhängige ukrainische Gewerkschaft, appelliert an die Arbeiter*innen in Belarus, gegen die doppelte Bedrohung durch neoliberale Reformen und autokratische Herrschaft zu kämpfen.

Liebe Brüder und Schwestern in Belarus. Wir bewundern die Stärke und den Mut, die ihr in eurem Kampf gegen eure volksfeindliche Regierung bewiesen habt. Das konservative und oligarchische Regime fürchtete vor allem einen entschiedenen und organisierten Protest der belarussischen Arbeiterklasse und ihrer unabhängigen Gewerkschaften.

Es waren eure Streiks und Proteste, die dazu beigetragen haben, dem Regime der Polizeigewalt, die das belarussische Volk terrorisiert, ein Ende zu setzen. Und eure Handlungen haben dazu beigetragen, die Stimmen für die Annullierung der Ergebnisse der manipulierten Präsidentschaftswahlen lauter werden zu lassen.

Wir unterstützen nachdrücklich eure demokratischen Forderungen nach substantiellen Veränderungen in der belarussischen Gesellschaft. Dazu zählt auch, diejenigen vor Gericht zu bringen, die die Wahlen gefälscht haben, sowie die Beamten der Sonderpolizeieinheiten, die schwere Machtmissbräuche gegen das Volk begangen haben.

Zugleich dürfen wir die bitteren Erfahrungen der Ukraine nicht vergessen. Der gerechte Aufstand des Volkes gegen das Janukowitsch-Regime im Jahr 2014 wurde von offen arbeiter- und gewerkschaftsfeindlichen Kräften kooptiert. In der Ukraine schränken diese Kräfte jetzt die demokratischen Rechte von Arbeiter*innen und Gewerkschaftsaktivist*innen ein, erhöhen das Renteneintrittsalter und setzen eine Flut von unpopulären neoliberalen Reformen durch.

Leider konnten die Arbeiter*innen und Gewerkschaften der Ukraine im Jahr 2014 keine bedeutende und wirksame Rolle in der demokratischen Revolution spielen. Sie waren schwach und unorganisiert. Heute erleben wir dasselbe in Belarus, wo die konservativen Hüter des Regimes die Arbeiter*innen auffordern, sich gegen den Kampf für die Demokratisierung in Belarus zu stellen, ihre Streiks zu beenden und das autoritär-kapitalistische Regime von Lukaschenka zu unterstützen.

Wir lehnen diese Aufrufe zur De-facto-Zusammenarbeit mit dem Regime entschieden ab. Nur ein anhaltender Kampf für Demokratie kann Arbeiter*innen die Hoffnung geben, dass Autoritarismus und Gewalt ein Ende haben werden. Aber die Arbeiterklasse und die Gewerkschaften von Belarus müssen dringend ihre eigenen Forderungen entwickeln — ein Programm, das verhindert, dass die Zukunft eines freien und demokratischen Belarus an arbeitnehmerfeindlichen neoliberalen Reformen scheitert. Gerade neoliberale Reformen und eine umfassende Privatisierung werden zu Diktatur und Polizeigewalt zurückführen und sowohl die revanchistischen Kräfte des Autoritarismus als auch diejenigen, die bereits versuchen, Regime externer Kontrolle — sowohl pro-westliche als auch pro-russische — über Belarus zu errichten, erneut stärken. Der Kampf für die wahre Unabhängigkeit eines demokratischen Belarus der Arbeiter*innen ist eines der dringendsten Probleme dieser Zeit.

Wir, ukrainische Arbeiter*innen und Gewerkschaftsaktivist*innen, haben kein Recht, unseren belarussischen Brüdern und Schwestern unsere Meinung aufzuzwingen. Die belarussischen Arbeiter*innen werden unabhängig voneinander ein Programm des Arbeiter*innen- und Gewerkschaftskampfes entwickeln. Wir sind jedoch grundsätzlich der Meinung, dass wir das Recht haben, unsere Vorschläge zu äußern, die zur Entwicklung des Arbeits- und Gewerkschaftsprogramms und eines Forderungspakets für die belarussischen Arbeiter*innen beitragen können. Darunter sind:

  • Die sofortige Aufhebung der arbeitnehmer- und gewerkschaftsfeindlichen Reformen im Arbeitsgesetzbuch von Belarus für das Jahr 2019, das die volle Autorität der Arbeitgeber*innen im Land festschreibt: befristete Verträge, die Möglichkeit der ungerechtfertigten Entlassung von Arbeitnehmern auf Initiative von Direktor*innen und eine faktische Einschränkung für Arbeiternehmer*innen, die ihren Arbeitsplatz aufgeben.
  • Rettet die Arbeitsplätze! Ein Verbot von Geldbußen, die von Vorsitzenden von Unternehmen gegen Arbeitnehmer*innen verhängt werden! Und ein Verbot, den Arbeitnehmer*innen ihre Boni zu entziehen!
  • Die sofortige Aufhebung des Privatisierungsprogramms der Regierung für 2020 sowie die Rücknahme der abgeschlossenen Privatisierungen führender belarussischer Unternehmen — ihre Verstaatlichung und die Einführung demokratischer Managementpraktiken. Alle verstaatlichten Unternehmen in Belarus müssen unter die Kontrolle der Arbeiternehmer*innen gestellt werden, damit sie von den Arbeiter*innen und ihren Gewerkschaften geführt werden können! Arbeiterselbstverwaltung statt staatlich-bürokratischer Verwaltung!
  • Stoppt die unpopuläre “lukaschistische” Reform des Rentensystems, die derzeit von den Behörden geplant ist. Stoppt sofort die von Lukaschenka durchgeführte Erhöhung des Rentenalters im Jahr 2020!
  • Die sofortige Abschaffung aller gesetzlichen Beschränkungen für die Gründung unabhängiger Gewerkschaften durch belarussische Arbeitnehmer*innen. Die Arbeiter*innen und die Gewerkschaftspresse müssen völlige Freiheit haben!

Der Kampf für die Umsetzung dieser Übergangsforderungen kann nur unter einer Bedingung erfolgreich sein: wenn die Arbeitnehmer*innen von Belarus ihre eigenen stabilen und starken Verbindungen zwischen Arbeitskollektiven, unabhängigen Gewerkschaften und zivilen und Umweltaktivist*innen herstellen. Die rechtsliberalen Kräfte sind jetzt viel organisierter und werden versuchen, alles in ihrer Macht Stehende zu tun — und vieles, was nicht in ihrer Macht steht —, damit die Arbeiter*innenklasse von Belarus nicht zu einer unabhängigen politischen Kraft wird, sondern gehorsam auf einem Weg der unpopulären neoliberalen kapitalistischen Reform voranschreitet, der von einem neuen Kader neoliberaler Politiker*innen vorgezeichnet ist. Daher wäre es richtig, wenn die unabhängigen Gewerkschaften von Belarus bei künftigen Präsidentschaftswahlen die Nominierung eines Kandidaten in Erwägung ziehen würden. Diese*r Kandidat*in könnte alle demokratischen Kräfte und die der Arbeiter*innen in Belarus anziehen. Eine solche Nominierung für die belarussische Präsidentschaft könnte dann zu einer gangbaren strategischen Alternative werden, sowohl zu den Kräften der arbeitnehmerfeindlichen autoritären Vergeltung als auch zu den zahlreichen Kandidaten mit pro-russischen oder pro-westlichen imperialistischen Überzeugungen, die entschlossen sind, die Entstehung eines freien und demokratischen Belarus zu verhindern.

Liebe belarussische Brüder und Schwestern im Arbeiter*innen- und Gewerkschaftskampf: Die Arbeiter*innen der Ukraine stehen an eurer Seite! Ihr werdet im Kampf zur Durchsetzung eurer Rechte siegen! Die Augen der Menschen auf der ganzen Welt sind auf euch gerichtet, während ihr an vorderster Front im Kampf für echte Demokratie und Arbeitnehmer*innenrechte steht. Wir wünschen euch Mut, Entschlossenheit und viel Glück!

Zentralkomitee des Nationalen Volksrates “Zakhyst Pratsi”

https://progressive.international/wire/2020-08-19-zakhyst-pratsi-an-appeal-from-the-workers-of-ukraine-to-the-workers-of-belarus/de

Ucrania: declaración «¡Por una Bielorrusia libre, democrática y de los trabajadores!»

Declaración abierta «¡Por una Bielorrusia libre, democrática y de los trabajadores!» a nuestros hermanos y hermanas en la lucha de la clase trabajadora en Bielorrusia, del sindicato de Ucrania «Defensa de los Trabajadores»

Queridos hermanos y hermanas de Bielorrusia:

Estamos fascinados por su fuerza y ​​valentía en la lucha contra el gobierno autocrático. Es obvio que el régimen conservador-oligárquico temía, en primer lugar, la protesta resuelta y organizada de la clase obrera bielorrusa y sus sindicatos independientes. Solo su huelga y la protesta de la clase obrera en general permitió no solo detener la brutalidad policial abierta contra el pueblo bielorruso, sino también plantear resueltamente la cuestión de la cancelación del resultado de las elecciones presidenciales, falsificado por el régimen.

Apoyamos decididamente sus actuales demandas democráticas generales de cambios decididos en la sociedad bielorrusa, el enjuiciamiento de quienes fabricaron los resultados de las elecciones y de las unidades especiales de policía, que abusaron de su poder.

Es muy importante recordar la amarga experiencia de Ucrania, cuando fuerzas abiertamente antiobreras y antisindicales utilizaron un levantamiento justo contra el régimen de Yanukovich en 2014. Justamente estas fuerzas están llevando a cabo actualmente los ataques violentos contra los derechos democráticos de los trabajadores y activistas sindicales, aumentando la edad de jubilación y llevando a cabo el curso de reformas neoliberales antipopulares.

Desafortunadamente, la clase trabajadora y los activistas sindicales en 2014 no pudieron convertirse en un factor eficiente y significativo de la revolución democrática en Ucrania. Estaban mal organizados e  insuficientemente preparados. Este hecho está siendo utilizado por los ‘protectores’ conservadores del régimen autocrático, que intentan convencer a los trabajadores de que no apoyen la lucha por la transformación democrática en Bielorrusia, detengan la huelga y apoyen de hecho al régimen autocrático-capitalista de Lukashenko.

Negamos resueltamente estos llamados a una virtual colaboración con el régimen. Solo la lucha constante por la democracia brinda a los trabajadores la posibilidad de superar finalmente la autocracia y la violencia. Sin embargo, la clase trabajadora y los sindicatos de Bielorrusia deberían comenzar a desarrollar su programa de demandas. Este programa evitaría que la futura Bielorrusia democrática y libre cayera en el camino de las reformas y cambios neoliberales antiobreros. Solo las reformas neoliberales y la privatización masiva inevitablemente devolverán la situación a la renovación de la dictadura y la violencia policial y fortalecerán tanto a las fuerzas de venganza reaccionarias como a quienes desean establecer un régimen de control externo de Bielorrusia, tanto pro-occidentales como pro-rusos. Creemos que la lucha por la verdadera independencia de la Belarús democrática y trabajadora es una de las cuestiones más importantes de la situación actual.

Nosotros, los trabajadores ucranianos y los activistas sindicales, no tenemos derecho a dictar nuestra opinión sobre nuestros hermanos y hermanas bielorrusos. Los trabajadores bielorrusos elaborarán ellos mismos el programa de lucha de los trabajadores y sindicatos. Sin embargo, creemos principalmente que tenemos derecho a presentar nuestras propuestas, que podrían convertirse en la base para el desarrollo de un programa actual para trabajadores y sindicatos y también para una lista de demandas de los trabajadores bielorrusos. Estas propuestas son las siguientes:

  • Cancelación inmediata de los cambios hostiles a los trabajadores y sindicatos en el Código de Trabajo de Bielorrusia de 2019, que había establecido la dictadura total de los empleadores en el país: empleo temporal, despidos injustificados, la prohibición de la renuncia voluntaria son las pesadillas de los obreros de Belarús.
  • ¡Mantenga el lugar de trabajo por todos los medios necesarios! ¡Prohibición de multas por parte de los empleadores! ¡Prohibición de retención de bonificación!
  • Cancelación inmediata del programa gubernamental de privatización de 2020. Revisar la privatización realizada del número de empresas líderes en Bielorrusia. ¡Nacionalización de tales empresas con la siguiente transición de una administración burocrática respaldada por el gobierno a un control democrático por parte de trabajadores y empleados!
  • ¡Alto a la reforma gubernamental propuesta por Lukashenko de los beneficios de jubilación! ¡Retirar de inmediato el aumento de la edad de jubilación que ha establecido la ley en 2020!
  • ¡Rápido levantamiento de todas las restricciones legales relacionadas con la creación de sindicatos independientes bielorrusos! ¡Libertad de prensa sin restricciones para los trabajadores y los medios sindicales!

Solo puede haber una condición para la lucha por el cumplimiento de sus demandas: los trabajadores de Bielorrusia necesitan y deben organizar una relación estable y firme con todos los colectivos de trabajadores de Bielorrusia, con los sindicatos independientes, con los activistas de las comunidades y activistas ambientales. Actualmente, las fuerzas liberales de derecha están más organizadas e intentan hacer todo lo posible para evitar que los trabajadores bielorrusos se conviertan en una fuerza política autónoma, tratando de mantenerlos alrededor de los políticos neoliberales con su programa de reformas liberales contra el pueblo. Por lo tanto, sería correcto que los sindicatos bielorrusos independientes discutieran la cuestión del nombramiento de un candidato para las futuras elecciones presidenciales. Un candidato así podría convertirse en un polo de atracción para todas las fuerzas realmente democráticas y trabajadoras de Bielorrusia. Tal acción podría ser una alternativa estratégica real tanto frente a las fuerzas de la venganza autoritaria antiobrera como de numerosos candidatos pro-rusos y pro-occidentales, que ya están volcados para completar la disolución del camino democrático independiente hacia el futuro de Bielorrusia libre y gobernada por el pueblo.

¡Respetados hermanos y hermanas bielorrusos de la lucha laboral y sindical! ¡La clase trabajadora ucraniana está contigo! ¡Por favor recuerde que solo en la lucha podemos ganar nuestros derechos! ¡Actualmente tu lucha es el punto más importante a nivel mundial! ¡En este momento estás en la primera línea de la verdadera democracia y los derechos de los trabajadores! ¡Estad atentos, decididos y la mejor de las suertes!

Comité central de AUTU ‘Defensa de los Trabajadores’

17 de agosto de 2020.

Zakhyst Pratsi : Un appel des travailleur·se·s d’Ukraine aux travailleur·se·s de Biélorussie

Appel du membre de l’IP, le syndicat indépendant de toute l’Ukraine « Zakhyst Pratsi », aux travailleur·se·s de la Biélorussie, luttant contre la double menace des réformes néolibérales et du régime autocratique.

Cher·ère·s frères et sœurs de Biélorussie. Nous sommes impressionné·e·s par la force et le courage dont vous avez fait preuve dans votre lutte contre votre gouvernement antipopulaire. Le régime conservateur et oligarchique craignait, avant tout, une protestation décisive et organisée de la classe ouvrière biélorusse et de ses syndicats indépendants.

Ce sont vos grèves et vos protestations qui ont contribué à mettre fin au régime de violence policière qui terrorise le peuple biélorusse. Et vos actions ont contribué à faire entendre l’appel à l’annulation des résultats des élections présidentielles truquées.

Nous soutenons fermement vos demandes démocratiques pour des changements décisifs dans la société biélorusse, en traduisant en justice celleux qui ont falsifié les élections et les officier·ère·s des unités spéciales de police qui ont déclenché de graves abus de pouvoir contre le peuple.

Dans le même temps, nous ne pouvons pas oublier l’expérience amère de l’Ukraine. Le soulèvement populaire et juste contre le régime de Ianoukovitch en 2014 a été coopté par des forces ouvertement anti-ouvrières et anti-syndicales. En Ukraine, ces forces assiègent maintenant les droits démocratiques des travailleur·se·s et des militant·e·s syndica·les·ux, en augmentant l’âge de la retraite et en faisant passer une vague de réformes néolibérales antipopulaires.

Malheureusement, en 2014, les travailleur·se·s et les syndicats d’Ukraine ne pourront pas jouer un rôle significatif et efficace dans la révolution démocratique. Iels étaient faibles et désorganisé·e·s. Aujourd’hui, nous assistons au même phénomène en Biélorussie, où les gardien·ne·s conservateur·rice·s du régime appellent les travailleur·se·s à s’opposer à la lutte pour la démocratisation en Biélorussie, à mettre fin à leurs grèves et, en fin de compte, à soutenir le régime autoritaire-capitaliste de Loukachenko.

Nous rejetons fermement ces appels à une collaboration de facto avec le régime. Seule une lutte soutenue pour la démocratie peut donner aux travailleur·se·s l’espoir que l’autoritarisme et la violence prendront fin. Mais la classe ouvrière et les syndicats de Biélorussie doivent de toute urgence développer leur propre programme de revendications – un programme qui empêchera l’avenir d’une Biélorussie libre et démocratique de succomber aux réformes néolibérales anti-travailleur·se·s. Ce sont précisément les réformes néolibérales et la privatisation totale qui ramèneront à la dictature et à la violence policière, et qui renforceront à nouveau les forces revanchistes de l’autoritarisme et celleux qui cherchent déjà à établir des régimes de contrôle externe – à la fois pro-occidentaux et pro-russes – sur la Biélorussie. La lutte pour la véritable indépendance d’une Biélorussie ouvrière démocratique est l’une des questions les plus urgentes de ce moment.

Nous, travailleur·se·s et militant·e·s syndica·les·ux ukrainien·ne·s, n’avons pas le droit d’imposer notre opinion à nos frères et sœurs biélorusses. Les travailleur·se·s de Biélorussie développeront indépendamment un programme de lutte syndicale et de travail. Cependant, nous croyons fondamentalement que nous avons le droit d’exprimer nos propositions, qui peuvent aider au développement du programme de travail et de lutte syndicale, ainsi qu’un ensemble de revendications pour les travailleur·se·s biélorusses. Parmi celles-ci, on peut citer:

  • L’annulation immédiate des réformes anti-travailleur·se·s et antisyndicales dans le Code du travail biélorusse de 2019, qui établit l’autorité totale des employeur·se·s dans le pays : contrats à durée déterminée, possibilité de licencier injustement des travailleur·se·s à l’initiative des directeur·rice·s, restriction de facto pour les travailleur·se·s démissionnant de leur emploi.
  • Sauver les emplois ! Interdire les amendes infligées aux travailleur·se·s par les dirigeant·e·s d’entreprises ! Et interdire de priver les travailleur·se·s de leurs primes !
  • L’annulation immédiate du programme de privatisation du gouvernement pour 2020, ainsi que l’inversion des privatisations achevées des principales entreprises biélorusses, en les nationalisant et en introduisant des pratiques de gestion démocratiques. Toutes les entreprises nationalisées en Biélorussie doivent être placées sous le contrôle des travailleur·se·s pour être gérées par les travailleur·se·s et leurs syndicats ! L’autonomie des travailleur·se·s au lieu d’une gestion bureaucratique de l’État !
  • Arrêter la réforme « Loukachiste » antipopulaire du système de retraite actuellement prévue par les autorités. Annuler immédiatement l’augmentation de l’âge de la retraite mise en œuvre par Loukachenko en 2020 !
  • L’abolition immédiate de toutes les restrictions législatives à la création de syndicats indépendants par les travailleur·se·s biélorusses. Les travailleur·se·s et la presse syndicale doivent avoir une liberté totale !

La lutte pour mettre en œuvre ces exigences transitoires ne peut réussir qu’à une condition : que les travailleur·se·s de Biélorussie établissent leurs propres liens stables et solides entre les collectifs de travail, les syndicats indépendants et les militant·e·s civil·e·s et environnementa·les·ux. Les forces libérales de droite sont maintenant beaucoup mieux organisées et essaieront de faire tout ce qu’elles peuvent – et beaucoup de choses qu’elles ne peuvent pas – pour que la classe ouvrière biélorusse ne devienne pas une force politique indépendante, mais suive docilement la voie des réformes capitalistes néolibérales antipopulaires tracée par un nouveau cadre de politicien·ne·s néolibéra·les·ux. Il serait donc juste que les syndicats indépendants de Biélorussie envisagent de désigner un·e candidat·e aux futures élections présidentielles. Ce·tte candidat·e pourrait attirer toutes les forces démocratiques et ouvrières de Biélorussie. La désignation d’un·e candidat·e syndical·e à la présidence biélorusse pourrait donc devenir une alternative stratégique viable, tant pour les forces de représailles autoritaires anti-travailleur·se·s que pour les nombreu·ses·x candidat·e·s de tendance impérialiste pro-russe ou pro-occidentale, qui sont déterminé·e·s à empêcher l’émergence d’une Biélorussie libre et démocratique.

Cher·ère·s frères et sœurs biélorusses de la lutte syndicale et ouvrière : les travailleur·e·s d’Ukraine sont à vos côtés ! Vous l’emporterez dans la lutte pour faire valoir vos droits ! Les yeux des gens du monde entier sont tournés vers vous, alors que vous êtes en première ligne dans la lutte pour une véritable démocratie et les droits des travailleur·se·s. Nous vous souhaitons courage, détermination et bonne chance !

Comité central du Conseil national du peuple « Zakhyst Pratsi »

https://progressive.international/wire/2020-08-19-zakhyst-pratsi-an-appeal-from-the-workers-of-ukraine-to-the-workers-of-belarus/fr

أوكرانيا إلى عمال بيلاروسيا أوكرانيا إلى عمال بيلاروسيا

نداء من عضو التقدمية العالمية، النقابة العمالية المستقلة لعموم أوكرانيا “زاخيست

براتسي” إلى العمال في بيلاروسيا، لمحاربة التهديدات المزدوجة للإصلاح النيوليبرالي

والحكم الاستبدادي.الإخوة والأخوات الأعزاء في بيلاروسيا. إننا نشعر بالإجلال من القوة والشجاعة التي أظهرتوها في كفاحكم ضد حكومتكم المناهضة غير الشعبية. خشي النظام المحافظ والقائم على حكم الأقلية، فوق كل شيء، من احتجاج حاسم ومنظم من قبل الطبقة العاملة البيلاروسية ونقاباتها المستقلة.

لقد كانت إضراباتكم واحتجاجاتكم هي التي ساعدت على إنهاء نظام عنف الشرطة الذي كان يرهب الشعب البيلاروسي. وساعدت أفعالكم في رفع صوت الدعوة لإبطال نتائج الانتخابات الرئاسية المزورة.

نحن نؤيد بقوة مطالبكم الديمقراطية بإحداث تغييرات حاسمة في المجتمع البيلاروسي ، وتقديم أولئك الذين زوروا الانتخابات وضباط وحدات الشرطة الخاصة الذين أطلقوا العنان لانتهاكات جسيمة للسلطة ضد الشعب إلى العدالة.

في الوقت نفسه، لا يمكننا أن ننسى التجربة المريرة لأوكرانيا. إن الانتفاضة الشعبية العادلة ضد نظام يانوكوفيتش في عام 2014 احتوتها القوى المناهضة للعمال والنقابات. في أوكرانيا تفرض هذه القوى الآن حصارًا على الحقوق الديمقراطية للعمال والنشطاء النقابيين وتزيد من سن التقاعد، وتدفع بسلسلة من الإصلاحات النيوليبرالية المناهضة للشعبية.

لسوء الحظ في عام 2014 لم يتمكن العمال والنقابات العمالية في أوكرانيا من لعب دور مهم وفعال في الثورة الديمقراطية. كانوا ضعفاء وغير منظمين. اليوم نرى نفس المسرحية في بيلاروسيا، حيث دعا أوصياء النظام المحافظون العمال للوقوف ضد النضال من أجل التحول الديمقراطي في بيلاروسيا، وإنهاء إضراباتهم، ودعم نظام لوكاشينكا الاستبدادي الرأسمالي، بما لا يتعدى الكلمات.

نحن نرفض بشدة هذه الدعوات للتعاون الفعلي مع النظام. وحده النضال المستمر من أجل الديمقراطية يمكن أن يمنح العمال الأمل في إنهاء الاستبداد والعنف. لكن الطبقة العاملة والنقابات العمالية في بيلاروسيا بحاجة ماسة إلى تطوير برنامج مطالب خاص بهم – برنامج من شأنه أن يمنع مستقبل بيلاروسيا الحرة والديمقراطية من الخضوع للإصلاحات النيوليبرالية المناهضة للعمال. إن الإصلاحات النيوليبرالية والخصخصة الشاملة هي التي ستؤدي إلى الديكتاتورية وعنف الشرطة، وستقوي مرة أخرى كل من القوى الاستبدادية الانتقامية وأولئك الذين يسعون بالفعل إلى إقامة أنظمة سيطرة خارجية -على حد سواء المؤيدة للغرب والمؤيدة لروسية – فوق بيلاروسيا. النضال من أجل الاستقلال الحقيقي لبيلاروسيا العمالية الديمقراطية هو أكثر القضايا إلحاحًا في هذه اللحظة.

نحن، العمال الأوكرانيين والناشطين النقابيين، لا يحق لنا فرض رأينا على إخواننا وأخواتنا البيلاروسيين. سيطور عمال بيلاروسيا بشكل مستقل برنامجا للنضال العمالي والنقابي. ومع ذلك، نعتقد بشكل أساسي أن لدينا الحق في التعبير عن مقترحاتنا والتي يمكن أن تساعد في تطوير برنامج العمل والنقابات العمالية ومجموعة من المطالب للعمال البيلاروسيين. من بين هذه المقترحات:

  • الإلغاء الفوري للإصلاحات المناهضة للعمال والنقابات في قانون العمل لعام 2019 في بيلاروسيا والذي أنشأ السلطة الكاملة لأصحاب العمل في البلاد: من عقود محددة المدة، والقدرة على فصل العمال بشكل غير عادل بمبادرة من المديرين، وفرض قيود بحكم الأمر الواقع على استقالة العمال من وظائفهم.
  • حفظ الوظائف! حظر الغرامات المفروضة على العاملين من قبل مديري الشركات! ومنع حرمان العمال من مكافآتهم!
  • الإلغاء الفوري لبرنامج الخصخصة الحكومي لعام 2020، فضلاً عن عكس عمليات الخصخصة المكتملة للشركات البيلاروسية الرائدة — بتأميمها وإدخال ممارسات الإدارة الديمقراطية. يجب وضع جميع المؤسسات المؤممة في بيلاروسيا تحت مراقبة العمال ليديرها العمال ونقاباتهم العمالية! حكومة ذاتية للعمال بدلاً من إدارة الدولة البيروقراطية!
  • وقف الإصلاح المناهض للشعبية “الوكاشي” لنظام المعاشات التقاعدية الذي تخطط له السلطات حاليًا. إلغاء الزيادة في سن التقاعد التي نفذها لوكاشينكا في عام 2020 على الفور!
  • الإلغاء الفوري لجميع القيود التشريعية على إنشاء نقابات العمال المستقلة للعمال البيلاروسيين. يجب أن يتمتع العمال والصحافة النقابية بالحرية الكاملة!

لا يمكن للنضال من أجل تنفيذ هذه المطالب الانتقالية أن ينجح إلا بشرط واحد: إذا أقام عمال بيلاروسيا علاقاتهم المستقرة والقوية بين التجمعات العمالية والنقابات العمالية المستقلة والناشطين المدنيين والبيئيين. أصبحت القوى الليبرالية اليمينية الآن أكثر تنظيماً وستحاول القيام بكل ما في وسعها — وأشياء كثيرة لا يستطيعونها — حتى لا تصبح الطبقة العاملة في بيلاروسيا قوة سياسية مستقلة، لكنها تسير بطاعة على طول خط الإصلاح الرأسمالي النيوليبرالي المناهض للشعبية الذي وضعه كادر جديد من السياسيين النيوليبراليين. لذلك، سيكون من الصواب أن تنظر النقابات العمالية المستقلة في بيلاروسيا في تسمية مرشح في الانتخابات الرئاسية المقبلة. يمكن لهذا المرشح جذب جميع القوى الديمقراطية والعمالية في بيلاروسيا. يمكن أن يصبح ترشيح مرشح نقابي لرئاسة بيلاروسيا إذن بديلا استراتيجيا قابلا للتطبيق، سواء لقوى الانتقام الاستبدادي المناهض للعمال، أو للعديد من المرشحين الموالين لروسيا أو الموالين للإمبريالية الغربية، وهي مصممة على منع ظهور بيلاروسيا حرة وديمقراطية.

الإخوة والأخوات البيلاروسيين الأعزاء في النضال العمالي والنقابي: عمال أوكرانيا يقفون إلى جانبكم! ستنتصرون في النضال لتأكيد حقوقكم! عيون الناس في جميع أنحاء العالم عليكم، وأنتم تقفون على خط المواجهة في النضال من أجل الديمقراطية الحقيقية وحقوق العمال. نتمنى لكم الشجاعة والتصميم ونتمنى لكم التوفيق!

اللجنة المركزية للمجلس الشعبي الوطني “زاخيست براتسي”

https://progressive.international/wire/2020-08-19-zakhyst-pratsi-an-appeal-from-the-workers-of-ukraine-to-the-workers-of-belarus/ar

Open statement “For free democratic worker Belarus!”

Open statement “For free democratic worker Belarus!” to our Belarusian brothers and sisters of workers’ struggle from All-Ukrainian trade union ‘Labour Defence’.

Dear brothers and sisters in Belarus,

We are fascinated by your force and bravery in the struggle against the autocratic government. It is obvious, that conservative-oligarchic regime was afraid, first of all, the resolute and organized protest of the Belorussian working class and its independent trade unions. Just your strike and the working class protest in general allowed not only to stop open police brutality against Belarusian people, but also to resolutely raise an issue regarding the cancelation of the result of presidential elected, falsified by the regime.

We decisively support your present general democratic demands for resolute changes in Belarussian society, prosecution of those who fabricated the results of the election, and those of special police units, who extremely over-used their power.

It’s very important to remember the bitter experience of Ukraine, when just and fair uprising against Yanukovich regime in 2014 was used by openly anti-worker and anti-union forces. Just these forces are presently conducting the violent attacks against democratic rights of workers and trade union activists, increasing the retirement age and conducting the course of anti-people neoliberal reforms.

Unfortunately, working class and trade union activists in 2014 couldn’t become an efficient and significant factor of the democratic revolution in Ukraine. They were poorly organized and not enough prepared. This fact is being used by conservative ‘protectors’ of the autocratic regime, who try to convince workers to not support the struggle for democratic transformation in Belorussia, stop the strike and de-facto support autocratic-capitalistic Lukashenko regime.

We resolutely deny this calls for virtual collaboration with the regime. Only the consistent struggle for the democracy gives to workers a prospect to finally overcome autocracy and violence.  However, the working-class and labour unions of Belorussia should begin the development of their program of demands. This program would not allow future democratic and free Belorussia to fall onto the path of anti-worker neoliberal reforms and changes. Just neoliberal reforms and mass privatization will inevitably return the situation to renewal of dictatorship and police violence and will strength both reactionary revenge forces and those, who wish to establish in the Belorussia regime of external control, both pro-Western and pro-Russian. We believe that fight for true independence of working democratic Belarus is one of the most important issues of the current situation.

We, Ukrainian workers and trade union activists, don’t have a right to dictate our opinion for our Byelorussian brothers and sisters. Belorussian workers will elaborate workers and trade union program of struggle themselves.  However, we principally believe, that we have a right to give our proposals, which might become a base for the development of a current program for workers and trade unions and also for a list of demands of Belarusian workmen.  These proposals are the following:

  • Immediate cancelation of hostile to the workers and trade unions Belarussian Labour Code changes of 2019, which had established total dictate of employers in the country – temporary employment, unjustified terminations, the ban on voluntary resignation are the banes of Belarusian labourers.
  • Keep the workplace by all necessary means! Ban of fines by employers! Ban on bonus retention!
  • Immediate cancelation of government’s program of privatization of 2020. Review the conducted privatization of the number of leading Belarussian companies. Nationalization of such companies with following transition from government-backed bureaucratic administration to democratic governance by workers and employees!
  • Stop of proposed by Lukashenko’s government reform of retirement benefits! Immediate withdraw the increase of retirement age that has been established by law in 2020!
  • Prompt lift of all legal restrictions related to creation by Belorussian independent trade unions! Unrestricted freedom of the press for workers and trade union media!

There could be only one condition in the fight for fulfilment of your demand: workers of Belorussia need to and have to organize the stable and steady relationship with all of the Belarussian working collectives, with independent trade unions, with active members of communities and environmental activists.  Currently right-wing liberal forces are more organized, and they attempt to do everything to keep Belarusian workers out from becoming an autonomous political force, trying to keep them remaining at the outskirts of the neo-liberal politicians with their program of anti-people neo-liberal reforms. Therefore, it would be correct for independent Belarusian labour unions to discuss the issue of nomination of a candidate for the future presidential election. Such a candidate could become a gravity pull for all truly democratic and working forces in Belarus. Such action could be a real strategic alternative both the forces of anti-worker authoritarian revenge and numerous pro-Russian and pro-Western candidate, which are already turned to complete the dissolution of the independent democratic way to the future of free and people governed Belorussia.

Respected Belarusian brothers and sisters of labour and trade union struggle! Ukrainian working class stands with you! Please remember, that only in struggle we can win our rights! Presently your struggle is the most important point world-wide!  At this moment you are at the front line for true democracy and rights of the workers! Be vigilant, be resolute and thebest of luck!

Central committee of AUTU ‘Labour Defence ’

August 17, 2020.

«За свободную демократическую рабочую Беларусь!» (Обращение ВНПС “Захист праці”)

Открытое обращение Всеукраинского независимого профсоюза «Захист праці» к нашим белорусским братьям и сестрам по рабочей борьбе «За свободную демократическую рабочую Беларусь!»

Дорогие наши братья и сестры из Беларуси. Мы поражены вашей силой и мужеством в справедливой борьбе с антинародной властью. Очевидно, что консервативно-олигархический режим боялся, прежде всего, решительного и организованного протеста со стороны белорусского рабочего класса и его независимых профсоюзов. Именно ваши забастовки и акции рабочего протеста позволили остановить открытый полицейский террор против собственного народа, а также решительно поставить вопрос об отмене сфальсифицированных режимом результатов президентских выборов.

Мы решительно поддерживаем ваши нынешние общедемократические требования решительных изменений в белорусском обществе, наказания фальсификаторов свободного волеизъявления граждан и жестоко злоупотребивших властью сотрудников специальных полицейских подразделений.

Очень важно при этом нам не забыть горький опыт Украины, когда результатами народного и справедливого демократического восстания против режима Януковича в 2014 году воспользовались откровенно антирабочие и антипрофсоюзные силы. Именно эти силы сейчас ведут в Украине ожесточенные атаки против демократических прав рабочих и профсоюзных активистов, повышают пенсионный возраст, проводят курс антинародных неолиберальных реформ.

К сожалению, рабочий и профсоюзный актив Украины в 2014 году не смог стать действенным и существенным фактором демократической революции. Он был очень слаб и недостаточно организован. Этим пользуются сейчас консервативные охранители авторитарного режима, пытаясь уговорить рабочих не поддерживать борьбу за демократические изменения в Беларуси, прекратить забастовки и, фактически, поддержать авторитарно-капиталистический режим Лукашенко.

Мы решительно отвергаем эти призывы к фактической коллаборации с режимом. Только последовательная борьба за демократию дает рабочим надежду на окончательное преодоление авторитаризма и насилия. Но рабочему классу и профсоюзам Беларуси уже сейчас крайне необходимо приступить к выработке собственно рабочей программы требований, которая не даст пустить будущее свободной и демократической Беларуси по курсу антирабочих неолиберальных реформ. Именно неолиберальные реформы и тотальная приватизация обязательно вернут ситуацию к возрождению диктатуры и полицейского насилия, вновь усилят как авторитарные силы реванша, так и тех, кто уже сейчас заинтересован установить в Беларуси режим внешнего управления – как прозападного, так и пророссийского. Мы считаем, что борьба за подлинную независимость рабочей демократической Беларуси – один из наиболее важных вопросов текущего момента.

Мы, рабочие и профсоюзные активисты Украины, не вправе навязывать наше мнение белорусским братьям и сестрам. Рабочие Беларуси самостоятельно выработают рабочую и профсоюзную программу борьбы. Однако мы принципиально считаем, что имеем право высказать свои предложения, которые могут стать хорошим подспорьем в выработке текущей рабочей и профсоюзной программы и пакета требований белорусских рабочих. Среди них:

  • Немедленная отмена антирабочих и антипрофсоюзных изменений в Трудовой кодекс Беларуси 2019 года, которые установили в стране полный диктат работодателей – срочные трудовые договора, возможность беспрепятственного увольнения рабочих по инициативе директоров, фактический запрет увольнения рабочих по собственному желанию.
  • Сохранение рабочих мест! Запрет на штрафы со стороны директоров предприятий! Запрет на лишение рабочих их премий!
  • Немедленная отмена правительственной программы приватизации на 2020 год! Пересмотр уже проведенной приватизации целого ряда ведущих предприятий Беларуси в направлении их национализации и введения демократического управления национализированными предприятиями. Последующая передача национализированных предприятий Беларуси под рабочий контроль и управление самими работниками и их профсоюзами! Рабочее самоуправление вместо государственно-бюрократического управления!
  • Остановить намеченную властями антинародную «лукашистскую» реформу пенсионного обеспечения! Немедленная отмена повышения пенсионного возраста, проведенного Лукашенко в 2020 году!
  • Немедленная отмена всех законодательных ограничений для создания рабочими Беларуси своих собственных организаций – независимых профсоюзов! Полная свобода рабочей и профсоюзной прессы!

Борьба за реализацию рабочей программы переходных требований возможна только при одном условии – рабочие Беларуси могут и должны наладить собственные устойчивые и прочные связи между трудовыми коллективами, между независимыми профсоюзами предприятий, между гражданскими и экологическими активистами. Праволиберальные силы сейчас являются куда более организованными и попытаются сделать все возможное и невозможное для того, чтобы рабочий класс Беларуси не стал самостоятельной политической силой, а послушно бы плелся в обозе неолиберальных политиков с их антинародными планами неолиберальных капиталистических реформ. Поэтому было бы правильным независимым рабочим профсоюзам Беларуси обсудить вопрос по выдвижению своего кандидата на будущих президентских выборах. Он сможет стать центром притяжения всех подлинно демократических и рабочих сил Беларуси. Выдвижение профсоюзного кандидата в Президенты Беларуси может стать реальной стратегической альтернативой, как силам антирабочего авторитарного реванша, так и многочисленным кандидатам пророссийского или прозападного империалистического толка, уже сейчас настроенным на ликвидацию независимого политического курса будущей свободной и демократической Беларуси.

Уважаемые наши белорусские братья и сестры по рабочей и профсоюзной борьбе! Украинские трудящиеся вместе с вами! В борьбе обретешь ты право своё! На сегодня к вашей борьбе привлечено внимание трудящихся всего мира! Именно вы сейчас стоите на переднем фланге борьбы за подлинную демократию и рабочие права! Мужества вам, решительности и удачи!

Центральный Комитет ВНПС «Захист праці»

17.08.2020

Предложения профсоюза “Захист праці” в коллективный договор, которых как огня боится ДТЕК

Предложения «Захиста праці» в колдоговор  в Выделенном Подразделении Криворожской ТЭС ПАТ «Дніпроенерго»:

1. Вывод персонала в простой не по вине работника допускается только в случае полной остановки производства при следующих условиях:

-нет возможности предложить работнику другую работу с учетом специальности и квалификации на предприятии или другом предприятии, но в данной местности;

-простой должен быть пропорционально ровно разделен между работниками одной специальности, по  желанию работник может находиться больший период времени в простое;

– при нахождении в простое более 1 смены работник должен находиться дома, на работу прибывать по вызову руководителя. В случае нахождения в простое на предприятии работник должен быть на рабочем месте;

-производить предварительное согласование данной процедуры с профсоюзом с предоставлением расчета необходимой минимальной численности персонала.

-запретить работать персоналу на расширенную рабочую зону.Оплату простоя не по вине работника производить в размере должностного оклада.

2. Табельный учет рабочего времени во время простоя не по вине работника вести таким образом, чтобы образующиеся часы не доработки за счет простоев не учитывались как не выхода в табельном учете.

3. Запретить работодателю применять сокращение рабочего времени как изменение существенных условий труда без изменений организации в производстве и труде. 

4. В случае введения сокращения рабочего времени, данную процедуру согласовывать с профсоюзом, предоставив обоснование этой необходимости, подтвержденное расчетами и фактом изменения в организации производства и труда.

5. Запретить принуждение персонала к увольнению какими либо способами, применять к нарушителям меры дисциплинарного взыскания: выговор или увольнение.

“Захист праці” розпочинає пікетування прохідної електростанції ДТЕК

прийшов час діяти! рішуче та відповідально!!!

З 15 по 19 червня 2020 року Профспілкова Організація «Захист праці» у Відокремленому Підрозділі «Криворізька теплова електрична станція» Акціонерного Товариства «ДТЕК ДНІПРОЕНЕРГО” має намір провести 5-денне пікетування прохідної підприємства з вимогою до Адміністрації звернути увагу до справедливих вимог нашої профспілки, не ухилятися від соціального діалогу та нарешті розпочати процес спільної роботи з укладання нового колективного договору, який би врахував інтереси пересічних працівників електростанції.

Прес-служба ВНПС “Захист праці”